Cambiare città con i bambini può essere un’avventura emozionante per una famiglia, ma può portare con sé sfide e incertezze da tantissimi punti di vista, soprattutto per i bambini, che magari non hanno ben chiari tutti i passaggi e le implicazioni di un trasferimento.
Il trasloco per un bambino può significare perdere tutto ciò che è conosciuto come gli amici, le maestre e gli affetti più cari. Come possiamo aiutare i nostri figli a gestire questo grande cambiamento? Il giusto supporto e una preparazione alla base può trasformare l’esperienza in un’opportunità di crescita.
In questo articolo, esploreremo alcune strategie chiave per aiutare i bambini ad adattarsi a un nuovo ambiente. Sempre tenendo a mente che è un discorso generale e che poi ci sono da valutare, come sempre, le situazioni specifiche sia dei bambini che degli adulti coinvolti.
Cambiare città con i bambini ? Che paura! E che ansia!
Il trasferimento in una nuova città rappresenta una tappa significativa per ogni famiglia, segnata da un miscuglio di emozioni, aspettative e sfide. Sai che i bambini, come gli adulti, possono vivere questi grandi cambiamenti con forte disagio e ansia?
Ogni bambino, o adolescente, è un mondo a sé con una propria capacità di adattamento e reazione di fronte alle incertezze, quindi l’impatto di un trasloco sui bambini varia considerevolmente a seconda di diversi fattori, come l’età e il temperamento del bambino, la situazione familiare e tante altre variabili.
Questi aspetti giocano un ruolo fondamentale nel modulare le reazioni e le emozioni che i bambini possono vivere durante il processo di trasferimento.
L’età fa la differenza in un trasferimento?
Si! L’età, insieme al temperamento, è una variabile che gioca un ruolo cruciale nel modulare le esperienze e le reazioni al cambiamento.
- Nei bambini più piccoli si potrà osservare una maggiore difficoltà nel lasciare i luoghi familiari e oggetti personali come la loro stanza, i giocattoli e gli odori di casa. Tutti elementi che rappresentano per i più piccoli un forte legame affettivo che infonde loro sicurezza, stabilità e familiarità.
- Per i bambini in età scolare il trasferimento tende ad essere meno problematico. La loro crescente esplorazione del mondo esterno alla famiglia, l’entusiasmo naturale per le nuove esperienze, le amicizie con i coetanei e una maggiore stabilità emotiva tipica di questa fase dello sviluppo contribuiscono a rendere l’esperienza del trasloco meno traumatica.
- Per gli adolescenti: la situazione è differente a tratti più complicata, date le dinamiche specifiche anche della fase di crescita legate all’adolescenza. In questa fase, sono già impegnati in un processo di ristrutturazione del proprio equilibrio e armonia personale, messi a dura prova dalle ambivalenze e conflittualità tipiche dell’età.
L’adolescenza e i cambiamenti
Il trasloco può essere percepito con maggiore ansia e instabilità, potendo intensificare paure e insicurezze legate al cambiamento. L’adolescente si trova inoltre a dover affrontare il distacco dall’infanzia e la costruzione di una nuova identità adulta.
Lasciare i luoghi, gli ambienti e gli oggetti che hanno segnato tappe importanti della loro infanzia può intensificare questa sensazione di disagio.
Pur tenendo conto delle individualità di ciascun bambino, esistono accortezze che possono aiutare a rendere l’esperienza del trasferimento più serena e positiva per i nostri figli.
Cambiare città con i bambini? No! Non è solo un cambio di residenza!
Accade spesso che parlando di un trasloco, trasferimento e cambiamento in una nuova città si pensi a un semplice cambio di residenza. Sottovalutando di fatto l’impatto emotivo che può avere sui più piccoli e sulle dinamiche affettive. In realtà trasferirsi significa non solo cambiare casa ma allontanarsi dalle amicizie, scuola e tutti i luoghi familiari conosciuti.
In questi momenti di grande cambiamento il ruolo dell’adulto e della famiglia diventa ancora più importante. E’ essenziale che i bambini possano fare affidamento su una base sicura sentendo che i genitori sono presenti, pronti ad ascoltare le loro emozioni e aperti a un dialogo in cui non mancheranno tante domande.
Prima di qualsiasi trasferimento è importante coinvolgere i bambini nel processo di cambiamento avendo modo di anticipare ciò che sta per accadere nei giorni, mesi a venire.
La preparazione è essenziale quando si parla di cambiare città con i bambini
- Coinvolgere attivamente i bambini nel processo di trasloco può aiutarli a sentirsi parte della decisione e meno impauriti dall’ignoto.
- Parlate con un tono di voce sereno e tranquillo del motivo del trasloco in un’altra città, cosa significa per la famiglia e accogliete ogni emozione senza giudizio alcuno.
- Fornite dettagli sull’ambiente nuovo, su cosa aspettarsi dalla nuova scuola e dal quartiere. Utilizzate libri, foto o mappe per rendere più concreta la nuova realtà.
- Esplorate insieme, laddove sia possibile, la nuova città ricercando il parco giochi dove trascorrere i pomeriggi dopo la scuola, la palestra per il nuovo corso sportivo e tutte le attività che vedranno i più piccoli coinvolti.
Il filo sottile che non si spezza mai
Una routine stabile è fondamentale per i bambini, soprattutto in periodi di grande cambiamento, come un trasloco o il trasferimento in un’altra città.
Immagina di tendere un filo sottile, super resistente che non si spezzerà mai che lega la nuova città e quella che andrete a lasciare.
Gli orari dei pasti, il sonno e i momenti di gioco mantenuti costanti sia prima che in seguito al trasferimento forniscono ai più piccoli (e anche agli adulti) un senso di normalità e sicurezza.
Ecco come mantenere una consuetudine che infonda tranquillità e serenità:
- routine quotidiana come gli orari dei pasti, il rituale della buona notte come la lettura di una storia prima di dormire;
- lo spazio personale: sarà molto utile che la stanza del vostro bambino sia allestita il prima possibile con tutti i suoi oggetti familiari pronti e a disposizione;
- tradizioni familiari come la gita fuori porta, l’albero o il presepe devono essere mantenute nella nuova casa per trasmettere un senso di continuità.
Chiamale se vuoi .. emozioni!
Il supporto emotivo è fondamentale in un periodo di grandi cambiamenti come il trasloco. Comprendere e validare le emozioni dei bambini in questi momenti può aiutarli a sentirsi ascoltati e capiti, riducendo il senso di isolamento e ansia che potrebbero provare.
Cruciale è avere una comunicazione aperta e onesta incoraggiando i più piccoli a esprimere i loro pensieri e sentimenti senza sminuire o negare le loro preoccupazioni.
Un dialogo attento e aperto può aiutare i bambini a elaborare ciò che stanno vivendo e a sentirsi più sicuri.
E una volta arrivati nella nuova casa? Cercate in tutti i modi di stabilire connessioni nel nuovo ambiente con specifiche attività. Un esempio potrebbe essere quello di esplorare insieme il quartiere, iscriversi ai club locali o partecipare a eventi comunitari.
L’importanza di coltivare le radici
In un mondo sempre più connesso, il valore delle relazioni a distanza diventa sempre più evidente soprattutto in momenti di grande cambiamento come un trasferimento in altra città.
Il mantenimento dei contatti con amici e familiari del vecchio ambiente, sostenuto dalle tecnologie digitali, è un potente strumento: le videochiamate, per esempio, permettono non solo di parlare ma anche di vedere i volti amati, offrendo una sensazione di vicinanza e continuità.
I social media, se usati in modo adeguato e sotto la supervisione dei genitori, possono essere un altro modo efficace per i bambini di rimanere in contatto con i loro coetanei.
Gli strumenti digitali possono quindi fungere da ponte emotivo tra il vecchio e il nuovo, aiutando i bambini a sentirsi meno isolati e più a loro agio nella transizione verso la nuova vita che li attende. Ma se tutto questo non è possibile? Una lettera scritta insieme da spedire ai nonni, agli amici e ai parenti è un’alternativa altrettanto valida che può essere arricchita con un disegno colorato.
Gestire il cambiamento con serenità è possibile!
È importante riconoscere che, in alcuni casi, i bambini possono avere difficoltà significative ad adattarsi a un trasferimento. Difficoltà che possono manifestarsi in vari modi e il cui supporto di un professionista può essere estremamente benefico in uno spazio sicuro e non giudicante.
Ricorda: cercare aiuto è un segno di forza e di cura, non una debolezza. Se senti di non riuscire a comunicare con tuo figlio nel modo giusto e vuoi un supporto per comprendere le sue reazioni dovute all’emotività, il mio servizio di supporto alla genitorialità fa decisamente al caso tuo.